L'intera prima puntata di Decameron (divisa in 7 parti) può essere rivista qui.
Forse poi pretenderà i copyright anche di questo ma, poichè ne condivido ogni parola, ho cancellato un commento di Occhiobuio al post precedente e ne ho fatto un post.
Non so se scomodare la parola genio (che poi non si sa mai bene che cosa vuol dire), ma insomma io sono uno di quelli che ha sempre pensato che Luttazzi fosse uno dei più grandi talenti che mi era capitato di vedere.
Straordinaria forza di scrittura come se le parole fossero scritte per quel corpo; senso del ritmo assolutamente strabiliante; capacità impressionante di appropriarsi del mezzo (fosse il palcoscenico teatrale, la performance musicale, o il tubo catodico), di conoscerlo e riuscire dunque a piegarlo alle proprie corde senza adeguarsi a quelle che solitamente esso richiede.
Questo punto soprattutto mi aveva impressionato di Satyricon. Un programma assolutamente televisivo. Un programma in buona parte costruito su testi rodati in teatro eppure straordinariamente televisivo in tutto.
Guardando Satyricon nessuno aveva l'impressione di vedere intrufolarsi in televisione qualcosa di extratelevisivo. Luttazzi, con la sua faccia, il suo corpo, riusciva a essere televisione e a non pensare la televisione solo come amplificatore. Per questo, credo, riusciva a dominare il mezzo che di solito tutto domina e tutto annega dentro se stesso.
Bene. Io di questo (e parlo per così dire solo di forma) ieri sera non ho visto che qualche pallida (e già vecchia) traccia. Dopo una partenza che faceva ben sperare è entrato il monologo. Un monologo tutto tranne che televisivo. E' entrata una dimensione extratelevisiva che ha annullato la forza della voce, del ghigno, del corpo.
I pezzi davvero televisivi, quella specie di siparietti, che immagino pensati come elementi volontariamente stranianti (penso agli orribili dialoghi platonici) apparivano così pensati da risultare assolutamente pallosi, come pezzi di Report dentro una cornice pseudogrottesca.
Anche le battute più fulminanti (lo sperma della dieta dissociata) annegava dentro questa specie di contenitore così leggero che in confronto Moretti è una piuma.
Risultato: zero.
Ma non mi interessava dire questo. Mi interessava dire che poiché condivido la grandezza di Luttazzi, non accetto la spiegazione psicologistica del poverino dopo 5 anni di astinenza e del vorrei vedere voi. Ma di chi stiamo parlando? Di un "genio" come dice qualcuno, o di un Cecchi Paone qualsiasi?
Dal genio mi aspetto che al suo ritorno dopo 5 anni di schifosa forzata assenza, riesca a fare quello che nessuno si aspetterebbe facesse. Non quello che Repubblica, Corriere, Espresso, Chi, il Tg5, ecc si aspettano che faccia.
L'atteggiamento critico con il quale Daniele aveva commentato la performance populista grillesca a me faceva sperare a qualcosa del genere.
Il fatto invece che Luttazzi ci dica dove sta il bene e il male, il giusto e l'ingiusto, il buono e il cattivo, senza però il sudore populista di Grillo, non me lo fa affatto preferire.
Meglio Grillo, allora. Che se non altro si gioca la faccia e non si traveste da artista.
Il mio non è un problema semplicemente di contenuti. Che ne so: che una sinistra per dirsi tale debba essere pacifista come ha sentenziato ieri Daniele a me sembra ovviamente una boiata pazzesca. Una boiata dal punto di vista storico. E una boiata dal punto di vista concettuale. Ma se viene detta dentro una forma che ha senso non solo credo possa essere detta, ma credo assuma un senso per cui il suo essere boiata diventa assolutamente ininfluente.
Caro Onan, rivendico il copyright del tuo testo, là dove scrivi che aver rovinato Luttazzi è una delle colpe più gravi che si possa addossare a Berlusconi. E temo davvero che dopo quella sventola Luttazzi si senta oggi legittimato ad essere colui che dice la verità, che a differenza di tutti gli altri (a parte Travaglio, ovviamente) ha il coraggio di dire la verità, di colui che sa qual è la parte giusta della storia e che a differenza di tutti gli altri (a parte i pochi lasciati silenti dal Sistema) ha il coraggio di dirlo.
Che questa cosa qui la faccia chiunque mi interessa poco. Che la faccia Luttazzi, mi intristisce molto.
18 commenti:
Come volevasi dimostrare.
Non dimentichiamoci una cosa.
Nei precedenti programmi Luttazzi veniva affiancato da una squadra di bravi e competenti autori televisivi.
Qui, nei titoli di coda, ho visto solo lui come autore.
Mi pare impossibile, ma se è così allora si può comprendere il risultato sgangherato e brutto.
Condivido tutto pure io.
Non ho visto il programma, a questo punto approfitterò del link per rivederlo.
Non ho letto molti commenti lusinghieri in giro. Il Giornale con la solita eleganza lo ha definito "un clown volgare che non fa ridere". http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=218307
Mi sento sollevato.
Pur non avendo visto la trasmissione non fatico a credere alle vostre parole. E' già da un po' che il buon Daniele stava pisciando fuori dal vaso.
Un peccato.
Ecco, tanto per capirci: secondo me chi ha scritto quell'articolo lì a cui rimanda federico capisce un cazzo di televisione e capisce un cazzo di satira. Di quel bisogno di purezza proprio non saprei che farmene.
Senza contare che per me la cacciata di Luttazzi (a differenza di quanto pensa il signore che scrive per il giornale) fu più grave e soggettivamente più dolorosa della cacciata di Biagi e Santoro.
"aver rovinato Luttazzi è una delle colpe più gravi che si possa addossare a Berlusconi"
Non credo che faccia piacere a Luttazzi sentirsi dire una cosa del genere. Credo che preferisca pensare di essersi rovinato da solo.
devo rivedere anch'io la puntata,
oggi su La Repubblica Dipollina non ne parlavo poi malaccio... anzi...
e quelle risate finte poi...
Dipollina lo avevo sentito divertito nel suo intervento su Repubblica.it. Aldo Grasso sul Corriere di oggi è perplesso più o meno per le motivazioni qui riportate.
Credo invece quel giornalista del Giornale non abbia capito proprio nulla. Nè della prima puntata di Decameron nè del comico Luttazzi. Un po' come sciaguratamente fece Berlusconi.
Sabato ho riso pochissimo.
Come rilevato da emmebi potrebbe essere anche colpa della mancanza di autori. Spero in un loro pronto intervento.
Sempre Luttazzi non voglia sentirsi ora così libero da privarsi anche di questo apporto indispensabile.
Ho appena finito di ascoltare Luttazzi ospite del programma di Nicoletti.
Il Daniele sembra convinto di aver realizzato un programma di qualità, assolutamente innovativo per la televisione italiana, che ha tra i suoi ispiratori Boccaccio, François Rabelais, McLuhan, Foucault. Possibile che Occhiobuio non abbia colto? Io, grazie al tuo link, ho visto solo i 10 minuti di monologo. L’ispiratore mi è sembrato al massimo Travaglio. Vedrò il resto per chiarirmi le idee. Nel caso, da stasera/stanotte, dovrebbe esserci il podcast su radio24.it (www.radio24.ilsole24ore.com/podcast/melog.xml)
Ostrega, goodnight! Adesso che me lo hai detto cambia tutto. Se c'è anche Foucault tra gli ispiratori, ritiro tutto quello che detto. Maledetta la mia ignoranza!
la puntata di Melog con Luttazzi è già in onda
http://www.radio24.ilsole24ore.com/programmi/Melog/
Ho resistito fino all'inizio del quinto spezzone ma volevo mollare già al terzo. Non che non condivida, ma da lui mi aspetto altre cose.
La cosa che salvo: la macchina del tempo, è così scema...
Vi aspettate altro? Vi ha deluso? Siete lobotomizzati e non lo sapete. Tenetevi Zelig.
A me ha fatto ridere moltissimo, invece. Credo che abbiate dei problemi. O forse siete solo troppo giovani per apprezzare. La satira è diversa dalla comicità. Crescete! Luttazzi è il migliore di gran lunga. Se non vi piace, chiedetevi perchè.
"Nei precedenti programmi era affiancato da una squadra di autori televisivi?" Informatevi, prima di sparare cazzate. Barracuda, Satyricon e Decameron sono scritti solo da Luttazzi. ( A Barracuda, i tre che figuravano come "autori" erano registi delle esterne messi lì da Mediaset e pagati con questo stratagemma).
Buffo. Luttazzi è il più bravo autore satirico che c'è in Italia oggi; a voi non piace; però date la colpa a Luttazzi! LA COLPA E' VOSTRA! SIETE RIMASTI INDIETRO!
Zelig non lo guardo. Mi spiace, non mi fa ridere. Mi faceva ridere Luttazzi.
Ho 37 anni. Occhiobuio ne ha 44...
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