Il giornale è qualcosa di illegibile, a partire da quel formato di una scomodità unica, con le pagine che volano via dopo la seconda volta che lo sfogli...
Io invece è l'unico giornale musicale di lingua italiana che riesco a leggere. Con tutti i se e i ma del caso, certo, ma intanto non ha la puzza sotto al naso.
Di riviste musicali son passato da rockerilla a rumore (ebbene si, ero un fan di Sorge ^___^ ) nell'era grunge, quando ho perso i capelli sonpassato a blowup. Quando ho capito che le pippe mentali stavano venendo pure a me ho lasciato la carta stampata e mi son buttato sui blog, molto più genuini.
Che poi sia "Tutto" abilmente ma mica tanto cammuffato da rivista musicale e' un altro discorso. Diciamo che e' una piacevole lettura da retro-gossip assemblata con cura e tanta bella pubblicita' (che pero' e' veramente molto fica e abbassa il prezzo del prodotto)
Sinceramente molto piu' leggibile e consultabile dell'attuale Rockerilla, che visivamente e' una mattonella.
raymonde: anch'io leggevo Rockerilla negli anni '80. Ne sono afezzionatissimo a quello. Poi c'è stata la scissione con Rumore.. E Rumore non mi è mai realmente appartenuto. Blow Up non fa per me. Rolling Stone è rimasta l'unica rivista musicale italiana che acquisto. Sì i blogs sono genuini però una buona rivista (Mojo)......
zonda: io Tutto me lo ricordo bene. Rolling Stone, nonostante le recensioni (sezione musica) spesso imbarazzanti non è Tutto. Su, non abbattiamoci così. :)
Da anni leggo solo il Mucchio. La parte musicale della rivista mi pare molto buona. L'altra parte si trasforma spesso in un giornale quasi "politico". Però mi avete incuriosito. A questo punto recupererò sia Rumore che RS che è molto che non lo sfoglio. Sperando non perda le pagine. ;) (Ps.: Un best dei Libertines? Tanto per rimpiangere ancora lo scioglimento della band...)
Compero anche Mucchoi Extra che è trimestrale. A Il Mucchio sono stato pure abbonato. ma poi tutta quella ideologia alla Max Stefani davvero non la reggevo.
Un best di una band che ha fatto due dischi! Il segno che non c'è davvero nulla. Meno male che i dischi non li comperiamo più.
Sarò indiefighetto del cazzo, ma sinceramente preferisco spendere 2 euro in più e comprare Blow Up, dove si parla di musica in modo competente (e magari ci scopri anche qualcosa di interessante che non consocevi), piuttosto che prendere RS dove in ogni numero c'è un articolo di standard minimamente interessante, 50% di pubblicità, 20% gossip (dei peggiori), la rubrica in cui pubblicizzano il vibratore con iPod incorporato, recensioni alla cazzo di cane e approfondimenti assenti o dozzinali. E per il resto internet basta e avanza.
Poi sia chiaro, ognuno liberissimo di comprare quel che vuole, mica vengo qui a dire quel che si deve comprare e non. Chè se RS vende, e sopravvive, vuol dire che piacerà a molti, evidentemente io non sono tra questi.
13 commenti:
Finally..
Il giornale è qualcosa di illegibile, a partire da quel formato di una scomodità unica, con le pagine che volano via dopo la seconda volta che lo sfogli...
Io invece è l'unico giornale musicale di lingua italiana che riesco a leggere. Con tutti i se e i ma del caso, certo, ma intanto non ha la puzza sotto al naso.
La penso esattamente come Bluto.
Sinceramente su 47 numeri non mi è mai successo che si staccasse una pagina.
Di riviste musicali son passato da rockerilla a rumore (ebbene si, ero un fan di Sorge ^___^ ) nell'era grunge, quando ho perso i capelli sonpassato a blowup. Quando ho capito che le pippe mentali stavano venendo pure a me ho lasciato la carta stampata e mi son buttato sui blog, molto più genuini.
Lo trovo leggibilissimo e la penso come Bluto e Luca. Tiratevela di meno indiefighetti :P
Che poi sia "Tutto" abilmente ma mica tanto cammuffato da rivista musicale e' un altro discorso. Diciamo che e' una piacevole lettura da retro-gossip assemblata con cura e tanta bella pubblicita' (che pero' e' veramente molto fica e abbassa il prezzo del prodotto)
Sinceramente molto piu' leggibile e consultabile dell'attuale Rockerilla, che visivamente e' una mattonella.
Figata che esce il nuovo dei Raveonettes! (sto birciando dal sito di Rollin')
Fra l'altro Nina Persson sta per cominciare a lavorare al nuovo lavoro come A Camp.
raymonde: anch'io leggevo Rockerilla negli anni '80. Ne sono afezzionatissimo a quello. Poi c'è stata la scissione con Rumore.. E Rumore non mi è mai realmente appartenuto. Blow Up non fa per me.
Rolling Stone è rimasta l'unica rivista musicale italiana che acquisto.
Sì i blogs sono genuini però una buona rivista (Mojo)......
zonda: io Tutto me lo ricordo bene. Rolling Stone, nonostante le recensioni (sezione musica) spesso imbarazzanti non è Tutto. Su, non abbattiamoci così. :)
Da anni leggo solo il Mucchio. La parte musicale della rivista mi pare molto buona. L'altra parte si trasforma spesso in un giornale quasi "politico". Però mi avete incuriosito. A questo punto recupererò sia Rumore che RS che è molto che non lo sfoglio. Sperando non perda le pagine. ;)
(Ps.: Un best dei Libertines? Tanto per rimpiangere ancora lo scioglimento della band...)
Compero anche Mucchoi Extra che è trimestrale. A Il Mucchio sono stato pure abbonato. ma poi tutta quella ideologia alla Max Stefani davvero non la reggevo.
Un best di una band che ha fatto due dischi! Il segno che non c'è davvero nulla. Meno male che i dischi non li comperiamo più.
Sarò indiefighetto del cazzo, ma sinceramente preferisco spendere 2 euro in più e comprare Blow Up, dove si parla di musica in modo competente (e magari ci scopri anche qualcosa di interessante che non consocevi), piuttosto che prendere RS dove in ogni numero c'è un articolo di standard minimamente interessante, 50% di pubblicità, 20% gossip (dei peggiori), la rubrica in cui pubblicizzano il vibratore con iPod incorporato, recensioni alla cazzo di cane e approfondimenti assenti o dozzinali.
E per il resto internet basta e avanza.
Poi sia chiaro, ognuno liberissimo di comprare quel che vuole, mica vengo qui a dire quel che si deve comprare e non. Chè se RS vende, e sopravvive, vuol dire che piacerà a molti, evidentemente io non sono tra questi.
Posta un commento