Nessuna sociologia a buon prezzo sull'amicizia ai tempi della rete. Le classi piuttosto, quelle sì rimangono sempre. Zuckerberg come un eroe tragico in ciabatte dove i rivoluzionari uccidono la musica e diventano Rockstar uniche con tanto di groupie. Fincher trova la misura della contemporaneità tra grandi dialoghi e ritmo, adeguatamente scandito da un Trent Reznor da Oscar.Imperdibile.
Uno dei pochi che poteva girare un film su questo argomento senza scazzarlo.
RispondiEliminaUn fiolm bellissimo e tremendamente triste. L'immaginario (tutt'altro che immaginario) dei college americani, sessisti e machisti, mette un'amarezza infinita.
RispondiEliminaAh, da osca anche Justin Timberlake.
Sì, la scelta che la Rockstar senza musica sia Justin Timberlake è perfetta. Lui bravissimo.
RispondiEliminaIl suo miglior film, secondo me.
RispondiEliminaTriolocaust
Triolocaust: intendi di Fincher o di Timberlake? :)
RispondiEliminaDi Fincher. Di Timberlake è il primo che vedo, credo!
RispondiEliminaTriolocaust
Triolocaust: dovrei rivedere "Seven", ma anch'io penso sia il suo migliore.
RispondiElimina