Il sogno nel sogno dentro al sogno del sogno. Una umiliante sfida alle capacità comprensive dello spettatore con un po' di Freud tra gli spari. Non ho capito niente. E non ho alcuna intenzione di farlo.
io non l'ho torvato complicato. anzi. non ho approzzato certe soluzioni narrative davvero facili: la banale e prevedibile storia d'amore, il personaggio enfant prodige di ellen paige (sempre bellissima, a mio parere), il backgroud buonista dei persoagghi. tutti clichè che rendono la storia davvero con poche sorprese. ì, ok, ci sono le illusione ottiche, ma per quelle, è meglio questo: http://www.youtube.com/watch?v=ti4ip8zQyrc)
Non l'ho visto ma mi scoraggiate. Penso poi che il tema del sogno é stato sempre molto rischioso, nel senso che il confine con il ridicolo o il troppo complicato é sottilissimo. Eppoi tradurre certi concetti psicoanalitici o scientifici 'per il popolo' é faccenda da sempre rischiosissima
Gli spiegoni sono esagerati, sì, e in parte rovinano il primo tempo. Ma la seconda parte visivamente è talmente eccellente da far passare questi come piccoli problemi. Secondo me di certo non è un capolavoro, ma è pur sempre grandissimo cinema. E poi onestamente non mi è sembrato incomprensibile, anzi viene spiegato, come detto, fin troppo. Sono sicuro che come ogni film di Nolan mi crescerà a ogni nuova visione.
Non c'è nulla di complicato: la vicenda è chiarissima. Certo difetta per qualche buco di sceneggiatura (ed era inevitabile) ma che non danneggiano più di tanto il risultato. Nolan si conferma regista di gran classe.
Freud? Hmm, io ce lo vedrei maggiormente nell'inconscio parnassusiano di più un inconscio 'cognitivo-comportamentale', più esplicitamente emozionale e meno istintuale di quello di Parnassus ;)
Più complesso di The Prestige, e questo mi pare evidente, e forse anche di Memento.
Personalmente non mi interessano i presunti buchi nella sceneggiatura (preferisco chiamarle licenze poetiche ad ogni modo ;) ), di Inception ho ammirato l'idea e il messaggio di fondo, e la sua capacità di risucchiare lo spettatore nelle sue spire ;)
Volevo dire che Freud lo vedrei maggiormente nell'inconscio parnassusiano di Gilliam, mentre quello di Nolan è più emozionale che istintuale (quindi più cognitivo-comportamentale che freudiano ;) ).
Nonostante i primi 40 minuti "didattici"?
RispondiEliminaNon ci credo! Non è poi così complicato.
Lucien: Nolan stavolta si è spinto così in là da confondere il cinema con il rebus. Un incubo.
RispondiEliminaSono totalmente d'accordo, mini-recensione esemplare!
RispondiEliminaio non l'ho torvato complicato. anzi. non ho approzzato certe soluzioni narrative davvero facili: la banale e prevedibile storia d'amore, il personaggio enfant prodige di ellen paige (sempre bellissima, a mio parere), il backgroud buonista dei persoagghi. tutti clichè che rendono la storia davvero con poche sorprese. ì, ok, ci sono le illusione ottiche, ma per quelle, è meglio questo: http://www.youtube.com/watch?v=ti4ip8zQyrc)
RispondiElimina(cortesemente, ignorate i refusi nel mio commento, grazie) :)
RispondiEliminaio ho capito tutto (gli "spiegoni" insistenti non potevano essere fraintesi) ma non m'è piaciuto lo stesso (o forse proprio per questo?)...
RispondiElimina:-)
Non l'ho visto ma mi scoraggiate. Penso poi che il tema del sogno é stato sempre molto rischioso, nel senso che il confine con il ridicolo o il troppo complicato é sottilissimo. Eppoi tradurre certi concetti psicoanalitici o scientifici 'per il popolo' é faccenda da sempre rischiosissima
RispondiEliminaGli spiegoni sono esagerati, sì, e in parte rovinano il primo tempo. Ma la seconda parte visivamente è talmente eccellente da far passare questi come piccoli problemi. Secondo me di certo non è un capolavoro, ma è pur sempre grandissimo cinema. E poi onestamente non mi è sembrato incomprensibile, anzi viene spiegato, come detto, fin troppo. Sono sicuro che come ogni film di Nolan mi crescerà a ogni nuova visione.
RispondiEliminaTriolocaust
Non c'è nulla di complicato: la vicenda è chiarissima. Certo difetta per qualche buco di sceneggiatura (ed era inevitabile) ma che non danneggiano più di tanto il risultato. Nolan si conferma regista di gran classe.
RispondiEliminaA me di Nolan, in fondo, è piaciuto tantissimo solamente "The Prestige".
RispondiEliminami accodo, anch'io non l'ho trovato per niente complicato e comunque non esiste: Memento !!
RispondiEliminaFreud? Hmm, io ce lo vedrei maggiormente nell'inconscio parnassusiano di più un inconscio 'cognitivo-comportamentale', più esplicitamente emozionale e meno istintuale di quello di Parnassus ;)
RispondiEliminaAd ogni modo adoro Nolan, e ho adorato Inception.
Chiarissimo? Non complicato? Maddai, dottoroni ;)
RispondiEliminaPiù complesso di The Prestige, e questo mi pare evidente, e forse anche di Memento.
Personalmente non mi interessano i presunti buchi nella sceneggiatura (preferisco chiamarle licenze poetiche ad ogni modo ;) ), di Inception ho ammirato l'idea e il messaggio di fondo, e la sua capacità di risucchiare lo spettatore nelle sue spire ;)
Mi si è sfanculato il commento precedente :(
RispondiEliminaVolevo dire che Freud lo vedrei maggiormente nell'inconscio parnassusiano di Gilliam, mentre quello di Nolan è più emozionale che istintuale (quindi più cognitivo-comportamentale che freudiano ;) ).