Luttazzi in questa intervista, ribadisce quello che io sottolineavo nei precedenti post, ovvero che NON siete pronti per la sua arte ora, e che vi aspettate dalla televisione qualcosa di televisivo. E in questo posso essere concorde con voi in un certo senso, forse l' arte non deve passare per un mezzo becero come la televisione, perchè Decameron oltre ad assere la cosa migliore vista in televisione da tempi immemori, è arte pura, ha una concezione intensa e forse indigesta per il grande pubblico. Del resto un altro svantaggio / vantaggio della televisione è che si presta a chicchiere da bar. Pensateci
Su una cosa siamo d'accordo, Alessandro - e poi su questo mi taccio perchè ne ho già dette troppe: la televisione è televisione. Con tutto quello che questa banale tautologia comporta.
Io umilmente rimango ancorato al primo livello, quello puramente satirico. Non cerco significati più alti, al limite si possono andare a trovare da altre parti. Sabato se posso me lo rivedrò, rasserenato non preoccupato dalla consapevolezza che mi sfuggono riferimenti più alti. A me per lo meno fa sempre più ridere di un Crozza o, peggio ancora, di una Guzzanti
Non riesco a vedere dove sia la rivoluzione. Trovo Decameron solo una versione mal fatta degli ottimi Barracacuda e Satyricon con l'aggiunta di predica manichea.
Anch'io lo vedrò sabato, ci mancherebbe. La speranza è sempre l'ultima a morire. Sebbene dopo questa umile intervista...
il fatto è che, come già scritto altrove, nei suoi post sembrava mettere le mani aventi dicendo "ehi, io non sono un messia, non sono un grillo", e invece. quello che ora non mi piace di luttazzi non è una sua posizione politica che non condivido, ma il fatto che non mi faccia più pisciare sotto dalle risate come prima
Non fate i cretini. A un critico, Luttazzi spiega le cose che un critico dovrebbe sapere e non sa. Allo spettatore sapere cosa c'è dietro non serve. A meno che lo spettatore non abbia una curiosità intellettuale che sarebbe solo lodevole. Avete dei complessi di inferiorità. Luttazzi oltre che un artista è un intellettuale. Fatevene una ragione.
Speriamo inviti gli Isis la prossima settimana! :D
RispondiEliminaLuttazzi in questa intervista, ribadisce quello che io sottolineavo nei precedenti post, ovvero che NON siete pronti per la sua arte ora, e che vi aspettate dalla televisione qualcosa di televisivo. E in questo posso essere concorde con voi in un certo senso, forse l' arte non deve passare per un mezzo becero come la televisione, perchè Decameron oltre ad assere la cosa migliore vista in televisione da tempi immemori, è arte pura, ha una concezione intensa e forse indigesta per il grande pubblico. Del resto un altro svantaggio / vantaggio della televisione è che si presta a chicchiere da bar. Pensateci
RispondiEliminaSu una cosa siamo d'accordo, Alessandro - e poi su questo mi taccio perchè ne ho già dette troppe: la televisione è televisione. Con tutto quello che questa banale tautologia comporta.
RispondiEliminaVorrei tanto essere quello che Luttazzi si crede di essere. :)
RispondiEliminanon riesco a capire se alessandro sia ironico o meno. in caso negativo, beh, vabbeh niente vah :)
RispondiEliminaIo umilmente rimango ancorato al primo livello, quello puramente satirico. Non cerco significati più alti, al limite si possono andare a trovare da altre parti. Sabato se posso me lo rivedrò, rasserenato non preoccupato dalla consapevolezza che mi sfuggono riferimenti più alti. A me per lo meno fa sempre più ridere di un Crozza o, peggio ancora, di una Guzzanti
RispondiEliminaNon riesco a vedere dove sia la rivoluzione. Trovo Decameron solo una versione mal fatta degli ottimi Barracacuda e Satyricon con l'aggiunta di predica manichea.
RispondiEliminaAnch'io lo vedrò sabato, ci mancherebbe. La speranza è sempre l'ultima a morire. Sebbene dopo questa umile intervista...
Beh certo se la tira. Sembra accecato da qualcosa che ora gli è sfuggito di mano. Forse una certa rabbia?
RispondiEliminail fatto è che, come già scritto altrove, nei suoi post sembrava mettere le mani aventi dicendo "ehi, io non sono un messia, non sono un grillo", e invece. quello che ora non mi piace di luttazzi non è una sua posizione politica che non condivido, ma il fatto che non mi faccia più pisciare sotto dalle risate come prima
RispondiEliminaBenigni si è beccato Dante, Luttazzi il Boccaccio, a chi il Petrarca ?
RispondiEliminaNon fate i cretini. A un critico, Luttazzi spiega le cose che un critico dovrebbe sapere e non sa. Allo spettatore sapere cosa c'è dietro non serve. A meno che lo spettatore non abbia una curiosità intellettuale che sarebbe solo lodevole. Avete dei complessi di inferiorità. Luttazzi oltre che un artista è un intellettuale. Fatevene una ragione.
RispondiEliminaanonimo: avremo anche dei complessi di inferiorità nei confronti della tua perspicacia, ma cretini lo dici a tuoi familiari.
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